BIS Documento di Trasporto 3.1.0.4
OpenPeppolAISBL, Post-Award Coordinating Community v3.1.0.4(IT)
La specifica Peppol per l’interoperabilità nel Business, d’ora in poi “BIS”, è stata sviluppata da OpenPeppolAISBL Post Award Coordinating Community ed è pubblicata come parte delle specifiche PEPPOL.
1. Introduzione a openPeppol e alla BIS
Questa Business Interoperability Specification (BIS) è il risultato del lavoro svolto in OpenPeppol e pubblicato come parte delle specifiche Peppol.
Questo Peppol BIS fornisce un set di specifiche per implementare un processo di business PEPPOL.
Il documento è inteso per chiarire i requisiti necessari per assicurare l’interoperabilità nell’eProcurement Pubblico pan-europeo e fornisce le linee guida per il supporto e l’implementazione di questi requisiti.
La Peppol BIS è basata sul profilo CEN WS/BII2 “Profile BII30 Dispatch Only”, il quale è stato esteso in base ai requisiti del modello italiano di e-Procurement.
Fare riferimento alla sezione "8.2 Identificatori per la customizzazione e profilo" per ulteriori informazioni.
In questo documento le regole d’uso ed i paragrafi derivanti dal modello italiano di e-Procurement sono evidenziate in giallo.
1.1. Contesto e obiettivi
Il Peppol BIS (Business Interoperability Specification) fornisce le specifiche per implementare i documenti di business PEPPOL. Le specifiche abilitano qualsiasi azienda a emettere documenti elettronici che soddisfano i requisiti di processo legali e di business nell’Unione Europea e la EEA. Supporta un sottoinsieme delle informazioni utilizzate dalla maggior parte dei settori industriali e abilita gli utenti a emettere documenti (fatture, ordini, avvisi di spedizione, ecc.) che sono validi per il commercio transfrontaliero all’interno dell’Unione Europea e la EEA.
Lo scopo di questo documento è di descrivere un formato comune per il messaggio del Documento di Trasporto nel mercato europo, e di facilitare l’implementazione efficiente e l’uso crescente della collaborazione elettronica relativa al processo di evasione dell’ordine basato su questo formato.
1.2. A chi si rivolge
Questo documento si rivolge alle organizzazioni che intendono essere abilitate a Peppol per scambiare documenti di business elettronici, e/o ai loro fornitori ICT.
Queste organizzazioni possono essere:
-
Fornitori di Servizi
-
Autorità appaltanti
-
Operatori Economici
-
Sviluppatori Software
Più specificatamente, i ruoli previsti sono i seguenti:
-
Architetti ICT
-
Sviluppatori ICT
-
Esperti di Business
Per ulteriori informazioni su Peppol/OpenPeppol, leggete Peppol BIS common text and introduction.
2. Principi e prerequisiti
Questo capitolo descrive i principi e le assunzioni che stanno alla base dell’uso del Documento di Trasporto Peppol. Esso si basa sul profilo CEN BII 30 “Despatch only”.
2.1. Il messaggio del Documento di Trasporto in generale
La transazione elettronica descritta in questa guida implementativa è il messaggio dell’Avviso Spedizione (Despatch Advice) utilizzato in Italia anche come Documento di Trasporto (DDT) introdotto dal DPR 472/96. Il messaggio del Documento di Trasporto è utilizzato dal fornitore (cedente) nel processo dell’evasione dell’ordine per notificare il ricevitore (cessionario) circa, la spedizione e il periodo di consegna per i beni inviati, come pure i dettagli relativi per effettuare controlli incrociati con l’ordine, nonchè dichiarare la tipologia di imballaggio.
Le attività principali supportate da questo messaggio sono:
-
Trasporto Descrizione completa di come la merce è imballata e consegnata. Una consegna è intesa come un numero di unità (articoli) che vengono spediti come singola spedizione ad un singolo indirizzo di consegna.
-
Oggetto della spedizione Indica cosa viene spedito; la quantità della merca spedita e cosa rimane inevaso.
-
Accettazione della merce Supporto completo al processo di accettazione della merce in un magazzino, all’inventario, nei negozi o semplicemente al banco di accettazione.
La presente specifica fornisce le linee guida per il supporto e l’implementazione del Documento di Trasporto nei seguenti scenari di business:
-
B2G – Business to Government
-
G2G – Government to Government
2.2. Parti e ruoli
La tabella seguente fornisce la definizione delle parti e dei ruoli nel processo di evasione dell’ordine (fulfilment).
Parti di business | Descrizione |
---|---|
Cliente |
Il Cliente è la persona giuridica o l’organizzazione che richiede beni e/o servizi. Esempi di ruoli per il cliente: Acquirente, Richiedente e Consegnatario/Destinatario. |
Fornitore |
Il Fornitore è la persona giuridica o l’organizzazione che fornisce beni e/o servizi. Il Fornitore ricopre il ruolo di Venditore. |
Vettore |
Il Vettore è la persona giuridica o l’organizzazione che gestisce la consegna/trasporto fisico della spedizione. Utilizzato se il trasporto è effettuato da una terza parte. |
Ruolo/Attore | Descrizione |
---|---|
Speditore/Mittente
|
Lo Speditore/Mittente è la persona giuridica o l’organizzazione che spedisce la merce e/o eroga i servizi. |
Consegnatario/Destinatario
|
Il Consegnatario/Destinatario è la persona giuridica o l’organizzazione che riceve beni e/o servizi oggetto dell’ordine. |
Acquirente
|
L’Acquirente è la persona giuridica o l’organizzazione che acquista beni e/o servizi e corrisponde al Cessionario/Committente della fattura ai sensi del DPR n. 633/1972. |
Venditore
|
Il Venditore è la persona giuridica o l’organizzazione che vende beni e/o servizi e corrisponde al Cedente/Prestatore della fattura ai sensi del DPR n. 633/1972. |
Richiedente
|
Il Richiedente è l’Unità Organizzativa facente parte dell’Acquirente o la persona fisica che esprime il fabbisogno che dà avvio al processo di emissione dell’Ordine. |
Vettore
|
Il Vettore è la persona giuridica o l’organizzazione che gestisce la consegna/trasporto fisico della spedizione. Utilizzato se il trasporto è effettuato da una terza parte. |
Il diagramma seguente mostra i ruoli nel processo di evasione dell’ordine.
2.3. Altri concetti importanti
La tabella sottostante fornisce le definizioni e i concetti chiave del processo di evasione dell’ordine.
Termine | Definizione |
---|---|
Spedizione |
Un accordo contrattuale in base al quale una data raccolta di merci deve essere trasportata da una parte (solitamente un Fornitore) ad un’altra parte (solitamente un Cliente). |
Consegna |
Il trasporto di una data raccolta di merci da una parte (Speditore) ad un’altra parte (Consegnatario) attraverso uno o più modi di trasporto. |
Unità logistica |
La descrizione delle unità logistiche individuali nelle quali gli articoli merce sono imballati. |
Anagrafiche Centrali |
Le anagrafiche centrali dei dati che sono generalmente statiche. Dati come le ubicazioni geografiche o gli articoli merce possono essere considerati come dati anagrafici centrali. Il processo di allineamento dei dati è lo scambio, a monte, tra i partner commerciali delle ubicazioni geografiche e/o dei dati degli articoli merce. Nel contesto GS1, i dati anagrafici centrali sono riferiti mediante chiavi di identificazione GS1; Il GLN – il numero di ubicazione globale, e il GTIN – il codice prodotto globale. |
Etichetta Logistica |
Un’etichetta logistica è stata applicata su ogniuno dei colli dove gli SSCC sono utilizzati e rappresentati con numeri in chiaro, dettagli relativi all’indirizzo e codice a barre GS1 128. NB quando multipli SSCC vengono applicati a unità logistiche su un collo, è necessario che venga applicata un’etichetta logistica GS1 sulla parte esteriore del collo. Le SSCC subordinate sulle unità logistiche individuali dovrebbero essere imballate in modo da non essere visibili ad occhio nudo (in questo scenario). Per una descrizione dettagliata sul come applicare gli SSCC e l’etichetta logistica GS1 vedasi il link; http://www.gs1.eu/?page=&tudasbazis=60&lister=26 In Italia viene denominata comunemente “segnacollo” l’etichetta logistica posta sul collo o sul pallet. |
3. Processi e scenari tipici
3.1. Legenda per i diagrammi BPMN
I diagrammi sono espressi nella notazione BPMN. Il diagramma sottostante serve come spiegazione dei diagrammi utilizzati successivamente nella descrizione del processo.
La sezione seguente e i diagrammi mostrano la coreografia del processo di business che coinvolge varie parti.
3.2. Processo semplice – due parti coinvolte
In seguito alla stipula di un contratto di acquisto il Fornitore, nel ruolo dello Speditore, consegna o fornisce la merce ordinata o i servizi al Cliente, che ha il ruolo del Consegnatario.
3.3. Processo più avanzato – uso del Trasportatore
Il processo più avanzato si basa su quello più semplice descritto precedentemente con l’aggiunta del Trasportatore che è responsabile per la preparazione fisica della merce per la consegna. Questa situazione avviene tipicamente quando il fornitore ha dato in outsourcing la funzione logistica ad un’altra azienda.
3.4. Casi d’uso tipici
3.4.1. Caso d’uso 1 – Spedizione semplice
Questo caso d’uso è una spedizione semplice dove non viene usata alcuna unità logistica nel Documento di Trasporto. Vi sono solo due parti (soggetti giuridici) in questo caso.
Nr. Caso d’uso | 1 |
---|---|
Nome Caso d’uso |
Spedizione Semplice |
Descrizione Caso d’uso |
Questo caso d’uso è una spedizione semplice dove non viene usata alcuna unità logistica nel Documento di Trasporto. Vi sono solo due parti (soggetti giuridici) in questo caso. |
Parti coinvolte |
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Assunzioni |
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Il flusso |
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Risultati |
|
Esempio XML |
Vedi sezione download nella Homepage. |
3.4.2. Caso d’uso 2 – Spedizione semplice con quantità inevasa.
Questo caso d’uso è un semplice Documento di Trasporto (DDT) dove non ci sono unità logistiche, ma una quantità inevasa a livello di riga. Ci sono vari esempi di utilizzo per la quantità inevasa e le motivazioni relative. Vi sono quattro parti (soggetti giuridici) in questo caso.
Nr. Caso d’uso | 2 |
---|---|
Nome Caso d’uso |
Spedizione Semplice con quantità inevasa |
Descrizione Caso d’uso |
Questo caso d’uso è un semplice Documento di Trasporto (DDT) dove non ci sono unità logistica, ma una quantità inevasa a livello di riga. Ci sono vari esempi di utilizzo per la quantità inevasa e le motivazioni relative. Vi sono quattro parti (soggetti giuridici) in questo caso. |
Parti coinvolte |
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Assunzioni |
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Il flusso |
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Risultati |
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Esempio XML |
Vedi sezione download nella Homepage. |
3.4.3. Caso d’uso 3 – Spedizione con unità logistica utilizzando le chiavi GS1
Questo caso d’uso rappresenta l’uso più specifico del Documento di Trasporto (DDT) dove vengono applicate al suo interno diverse chiavi GS1 per identificare diverse entità nel documento, come; Parti di business, Endpoint, Shipment id, consignment id, logistic unit id ed identificatori dei prodotti.
Nr. Caso d’uso | 3 |
---|---|
Nome Caso d’uso |
Documento di Trasporto con unità logistica e uso di chiavi GS1 |
Descrizione Caso d’uso |
Descrive un processo completo per cui uno Speditore genera un Documento di Trasporto basato su informazioni relative all’ordine e ai prodotti. Il Documento di Trasporto (DDT) abilita il Fornitore / Trasportatore a fornire informazioni dettagliati sul contenuto di una spedizione e permette all’Acquirente di riconciliare, o confermare, la spedizione fisica a fronte dell’ordine; esso fornisce una copia del dettaglio di imballaggio della spedizione e la composizione della consegna. Il Documento di Trasporto è inviato dallo Speditore al Consegnatario quando la merce viene inviata. |
Parti coinvolte |
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Pre conditions |
Allineamento delle anagrafiche centrali con ubicazioni (GLNs) e prodotti (GTINs). |
Post conditions |
Il Documento di Trasporto è ricevuto dal destinatario della merce. |
Assunzioni |
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Il flusso |
Il Venditore ha accettato l’ordine senza modifiche.
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Risultati |
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Esempio XML |
Vedi sezione download nella Homepage. |
Di seguito si forniscono ulteriori dettagli e chiarimenti sulle varie chiavi e identificatori utilizzati in questo Caso d’uso, come pure i benfici che gli implementatori possono ottenere quando li usano. Infine vi sono due immagini che chiariscono la relazione che intercorre tra gli identificatori GSIN e GINC.
Sotto, una panoramica e una spiegazione delle chiavi usate nel caso d’uso. | |
---|---|
GLN: Global location number |
Speditore - Identificazione organizzativa. |
SSCC: Serial Shipping Container Code |
Ad ogni unità logistica viene assegnata una SSCC. L’SSCC è una chiave identificativa GS1 per un articolo di qualsiasi composizione utilizzato per il trasporto e/o deposito che necessita di essere gestito attraverso la catena di fornitura. L’SSCC è assegnato per la durata del trasporto dell’articolo merce ed è un elemento obbligatorio nell’Etichetta Logistica di GS1 |
GSIN: Global Shipment Identification Number |
Identificativo della Spedizione. Un numero di spedizione per il Documento di Trasporto. A livello documento questo specifica il numero assegnato all’intera Spedizione, che può essere formata da diverse consegne.
È approvato da ISO/IEC 15459 (ISO License Plate). |
GINC: Global Identification Number of Consignment |
Un numero di consegna per il Documento di Trasporto
|
GTIN: Global trade Item Number |
Ogni articolo ordinato come un GTIN. Identificazione del Prodotto. |
Sotto, una panoramica dei benefici che gli implementatori possono ottenere dall’uso di chiavi e identificatori. | |
---|---|
GTIN: Global trade Item Number |
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GLN Global Location Number |
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SSCC: Serial Shipping Container Code |
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GSIN: Global Shipment Identification Number |
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GINC: Global Identification Number of Consignment |
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Chiarimenti supplementari sull’uso del GSIN e del GINC.
Assemblaggio delle chiavi:
3.4.4. Caso d’uso 4 – Spedizione con indicazione del peso, lunghezza e/o volume degli articoli merce
Questo caso d’uso dimostra l’uso del Documento di Trasporto, dove il Venditore spedisce degli articoli prezzati in base al peso, lunghezza e/o volume (es. insalata, carne).
Nr. Caso d’uso | 4 |
---|---|
Nome Caso d’uso |
Spedizione con articoli descritti mediante il peso, la lunghezza e/o il volume (es. verdure, carne) |
Descrizione Caso d’uso |
Questo caso d’uso dimostra l’uso del Documento di Trasporto (DDT), dove il Venditore spedisce degli articoli prezzati in base al peso, lunghezza e/o volume. Quindi, il peso, la lunghezza o il volume degli articoli sono importanti. Le unità logistiche vengono utilizzate per indicare come sono imballati gli articoli.
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Parti coinvolte |
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Assunzioni |
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Il flusso |
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Risultati |
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Esempio XML |
Vedi sezione download nella Homepage. |
3.4.5. Caso d’uso 5 – Spedizione avanzata con l’uso della maggior parte delle informazioni di business
Questo caso d’uso è relativamente più complesso e dimostra l’uso della maggior parte dei termini di business disponibili nel messaggio del Documento di Trasporto.
Nr. Caso d’uso | 5 |
---|---|
Nome Caso d’uso |
Documento di Trasporto (DDT) avanzato con dimostrazione della maggior parte dei termini di business |
Descrizione Caso d’uso |
Questo caso d’uso rappresenta un uso molto complesso del Documento di Trasporto perchè dimostra l’uso di tutti i termini di business esistenti nel messaggio del Documento di Trasporto elettronico.
Questo caso d’uso dimostra anche diversi utilizzi di:
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Parti coinvolte |
|
Assunzioni |
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Il flusso |
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Risultati |
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Esempio XML |
Vedi sezione download nella Homepage. |
4. Tipi di dato semantici
I tipi di dato semantici vengono utilizzati per colmare il divario tra i concetti semantici espressi dagli elementi informativi e l’implementazione tecnica. I tipi di dato semantici definiscono i domini dei valori consentiti nel contenuto e qualsiasi altro componente informativo (attributi), necessari a garantire la sua corretta interpretazione.
4.1. Tipi primitivi
Il contenuto dei tipi di dato semantici può essere espresso con i seguenti tipi primitivi. Questi tipi primitivi sono stati definiti nello standard ISO 15000-5:2014, Annex A.
Tipo primitivo | Definizione |
---|---|
Binary |
Un insieme di sequenze a lunghezza finita di cifre binarie. |
Date |
Un punto nel tempo che rappresenta un giorno di calendario su una scala temporale formata da una data iniziale ed una successione di calendario ISO 8601:2004. |
Decimal |
Un sottoinsieme di numeri reali che può essere rappresentato da numeri decimali. |
String |
Una sequenza finita di caratteri. |
4.2. Tipi di dato semantici
I diversi tipi di dato semantici sono descritti nelle tabelle riportate di seguito, dove diverse caratteristiche come attributi, formato e decimali come pure i tipi di dato più semplici sono definiti per ogni tipo di dato semantico. Essi si basano sullo standard ISO 15000-5:2014.
Quando vengono utilizzati in una fattura, ciascun elemento di dati conterrà i dati. Nelle tabelle di seguito riportate, viene identificato come il “contenuto”. Ogni volta che viene utilizzato un termine di business, esso avrà sempre un contenuto e per questo il contenuto è sempre obbligatorio.
4.2.1. Amount
Un importo indica un valore numerico monetario. La valuta dell’importo è definito come un termine finanziario distinto.
L’importo viene espresso come numero con al più due cifre decimali. |
Componente | Uso | Tipo primitivo | Esempio |
---|---|---|---|
Contenuto |
Obbligatorio |
Decimal |
10000.25 |
4.2.2. Price Amount
Un importo unitario del prezzo indica un valore numerico monetario per gli elementi di dati che contengono i prezzi degli articoli che possono essere moltiplicati per le loro quantità.
La valuta dell’importo è definita come un termine finanziario distinto.
L’importo unitario del prezzo non impone restrizioni sul numero di cifre decimali utilizzate, a differenza della tipologia Amount definita precedentemente. |
Componente | Uso | Tipo primitivo | Esempio |
---|---|---|---|
Contenuto |
Obbligatorio |
Decimal |
10000.1234 |
4.2.3. Percentage
Le percentuali sono espresse come frazioni centesimali (%) cioè il valore di 34.78 % in termini percentuali è dato come 34.78.
Nelle percentuali non vi è alcuna restrizione sul numero di cifre decimali utilizzabili. |
Componente | Uso | Tipo primitivo | Esempio |
---|---|---|---|
Contenuto |
Obbligatorio |
Decimal |
34.7812 |
4.2.4. Quantity
Le quantità vengono utilizzate per indicare un numero di unità come per gli articoli. Il codice per l’unità di misura è definito come un termine di business distinto.
Per le quantità non vi è alcuna restrizione sul numero di cifre decimali utilizzabili. |
Componente | Uso | Tipo primitivo | Esempio |
---|---|---|---|
Contenuto |
Obbligatorio |
Decimal |
10000.1234 |
4.2.5. Code
I codici vengono utilizzati per specificare i valori consentiti degli elementi come pure per le liste di opzioni. Il codice differisce dall’identificatore in quanto i valori consentiti hanno significati standardizzati che possono essere riconosciuti dal destinatario.
I codici devono essere inseriti esattamente come indicato nella codifica di riferimento selezionata. |
Componente | Uso | Tipo primitivo | Esempio |
---|---|---|---|
Contenuto |
Obbligatorio |
String |
Abc123 |
4.2.6. Identifier
Gli identificatori (IDs) sono chiavi emesse dal mittente o dal destinatario di un documento o da una terza parte.
L’utilizzo degli attributi è specificato per ogni elemento informativo. |
Componente | Uso | Tipo primitivo | Esempio |
---|---|---|---|
Contenuto |
Obbligatorio |
String |
abc:123-DEF |
Scheme identifier |
Facoltativo |
String |
0088 |
Scheme version identifier |
Facoltativo |
String |
1.0 |
4.2.7. Date
La data deve essere conforme alla "rappresentazione completa del calendario" come specificato nello standard ISO 8601:2004, formato YYYY-MM-DD.
Le date non devono includere informazioni sul fuso orario. |
Componente | Uso | Tipo primitivo | Esempio |
---|---|---|---|
Contenuto |
Obbligatorio |
Date |
2017-12-01 |
4.2.8. Time
L’ora deve essere conforme al “formato orario esteso” come specificato nello standard ISO 8601:2004, formato [hh]:[mm]:[ss].
Il tempo non deve includere informazioni sul fuso orario. La frazione decimale sui secondi non deve essere utilizzata. |
Componente | Uso | Tipo primitivo | Esempio |
---|---|---|---|
Contenuto |
Obbligatorio |
Time |
09:30:12 |
4.2.9. Document Reference
I riferimenti a documenti sono identificatori che sono stati assegnati ad un documento o ad una sua riga.
Componente | Uso | Tipo primitivo | Esempio |
---|---|---|---|
Contenuto |
Obbligatorio |
String |
abc:123-DEF |
4.2.10. Text
Il testo è la formulazione di qualsiasi contenuto redatto o stampato. Potrebbero essere presenti dei troncamenti nel testo, qualsiasi troncamento dovrebbe essere preservato e rispettato dal sistema ricevente.
Componente | Uso | Tipo primitivo | Esempio |
---|---|---|---|
Contenuto |
Obbligatorio |
String |
5% di sconto se pagato entro 30 giorni |
4.2.11. Binary objects
Gli oggetti binari posso essere utilizzati per descrivere file che vengono trasmessi insieme al documento di business. Gli allegati devono essere trasmessi insieme al documento di business. L’oggetto binaro ha due componenti supplementari: un Mime Code, che specifica il tipo Mime dell’allegato e un Filename che viene fornito dal (o per conto del) mittente del documento di business.
Componente | Uso | Tipo primitivo | Esempio |
---|---|---|---|
Contenuto |
Obbligatorio |
Binary |
QmFzZTY0IGNvbnRlbnQgZXhhbXBsZQ== |
Mime Code |
Obbligatorio |
String |
image/jpeg |
Filename |
Obbligatorio |
String |
drawing5.jpg |
4.3. Uso di informazioni concatenate in campi strutturati
È previsto, dove necessario, l’uso di informazioni concatenate in campi strutturati, ossia elementi XML che possono (o debbono) contenere delle tuple di valori, tra loro separati dal carattere "#" senza interposizione di spazi, come mostrato nel seguente esempio:
<Tag>Valore#Valore#Valore</Tag>
I campi strutturati ammessi sono, esclusivamente e tassativamente, quelli elencati nella seguente tabella:
Campo strutturato |
---|
OrderReference/ID |
DespatchLine/OrderLineReference/OrderReference/ID |
5. Codifiche di riferimento
5.1. Codifiche di riferimento per elementi codificati
Qualsiasi elemento con tipologia semantica = code, può richiedere l’utilizzo di una codifica di riferimento specifica (o un valore fisso). Le codifiche applicabili sono disponibili nella sezione "Codifiche" nella Homepage. In questa sezione, potete trovare i codici permessi, il loro nome e la descrizione, e i collegamenti ai suoi utilizzi in altre parti della transazione, o in altri documenti Peppol BIS v3.
5.2. Codifiche di riferimento per identificatori
5.2.1. Identificatori delle parti e schema identificatore delle parti legali registrate
Tutti gli identificatori delle parti (cac:PartyIdentification/cbc:ID
) e gli identificatori delle parti legali registrate (cac:PartyLegalEntity/cbc:CompanyID
) hanno uno attributo facoltativo per lo schema dell’identificatore (@schemeID
).
Se utilizzato, il valore deve essere scelto tra i codici presenti nella Codifica ICD
cac:PartyIdentification
<cac:PartyIdentification>
<cbc:ID schemeID="0210">01598570354</cbc:ID> (1)
</cac:PartyIdentification>
1 | L’attributo schemeID è facoltativo, se utilizzato, i codici devono essere presenti nella Codifica ICD. |
5.2.2. Identificativo dello schema per gli identificatori degli indirizzi elettronici
Tutti gli identificatori degli indirizzi elettronici (cbc:EndpointID/@schemeID
) utilizzano la lista EAS (Electronic Address Scheme) mantenuta dal CEF (CEF Code lists).
I valori permessi si trovano presso: Codifica EAS
cbc:EndpointID
<cbc:EndpointID schemeID="0211">IT01234567890</cbc:EndpointID> (1)
1 | L’attributo schemeID è obbligatorio |
6. Descrizione di parti selezionate del Documento di Trasporto (DDT)
6.1. Parti e Ruoli
Le seguenti parti/ruoli possono essere specificate nel messaggio. Lo stesso attore gioca più di un ruolo a seconda dei casi.
6.1.1. Speditore/Mittente (DespatchSupplierParty)
Lo Speditore/Mittente è la persona giuridica o l’organizzazione che spedisce la merce e/o eroga i servizi ed è un’informazione obbligatoria. Questo ruolo viene ricoperto dal Fornitore o per suo conto.
<cac:DespatchSupplierParty>
<cac:Party>
<cbc:EndpointID schemeID="0211">IT01234567890</cbc:EndpointID>
<cac:PartyIdentification>
<cbc:ID schemeID="0211">IT01234567890</cbc:ID>(1)
</cac:PartyIdentification>
<cac:PostalAddress>(2)
<cbc:StreetName>Via Antonio Gramsci 6</cbc:StreetName>
<cbc:AdditionalStreetName>Palazzo C</cbc:AdditionalStreetName>
<cbc:CityName>Bologna</cbc:CityName>
<cbc:PostalZone>40121</cbc:PostalZone>
<cbc:CountrySubentity>BO</cbc:CountrySubentity>
<cac:Country>
<cbc:IdentificationCode>IT</cbc:IdentificationCode>
</cac:Country>
</cac:PostalAddress>
<cac:PartyLegalEntity>
<cbc:RegistrationName>Speditore/Fornitore S.p.A.</cbc:RegistrationName>
</cac:PartyLegalEntity>
<cac:Contact>
<cbc:Name>Giovanni</cbc:Name>
<cbc:Telephone>123456789</cbc:Telephone>
<cbc:ElectronicMail>giovanni@speditore.it</cbc:ElectronicMail>
</cac:Contact>
</cac:Party>
</cac:DespatchSupplierParty>
1 | Il campo cbc:ID deve contenere l’identificativo fiscale dello Speditore/Mittente, preceduto dal prefisso corrispondente al paese in cui risiede, e valorizzato dallo @schemeID corrispondente secondo la codelist ISO 6523 ICD list. In caso di OE italiano, il campo DEVE contenere la Partita IVA del soggetto, preceduta dal prefisso “IT”, valorizzata con lo @schemeID pari a “0211”. |
2 | Le informazioni di indirizzo dello Speditore/Mittente sono obbligatorie. |
Se lo Speditore/Mittente è un’amministrazione pubblica, il campo EndpointID deve contenere il Codice Univoco Ufficio (c.d. "Codice IPA", riportato nell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni) della PA e il relativo @schemeID deve essere valorizzato con “0201”. In aggiunta, il campo RegistrationName deve contenere la denominazione della PA in forma estesa.
<cac:DespatchSupplierParty>
<cac:Party>
<cbc:EndpointID schemeID="0201">FEDCBA</cbc:EndpointID>(1)
<cac:PartyIdentification>
<cbc:ID schemeID="0211">IT02241740360</cbc:ID>(2)
</cac:PartyIdentification>
<cac:PostalAddress>(3)
<cbc:StreetName>Via del Pozzo 71</cbc:StreetName>
<cbc:CityName>Modena</cbc:CityName>
<cbc:PostalZone>41124</cbc:PostalZone>
<cbc:CountrySubentity>MO</cbc:CountrySubentity>
<cac:Country>
<cbc:IdentificationCode>IT</cbc:IdentificationCode>
</cac:Country>
</cac:PostalAddress>
<cac:PartyLegalEntity>
<cbc:RegistrationName>Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena</cbc:RegistrationName>(4)
</cac:PartyLegalEntity>
</cac:Party>
</cac:DespatchSupplierParty>
1 | Il campo cbc:EndpointID contiene il Codice IPA dell’Ufficio che emette il DDT, valorizzato con lo @schemeID pari a “0201”; |
2 | Il campo cbc:ID contiene la Partita IVA della PA valorizzata con lo @schemeID pari a “0211”; |
3 | La struttura contiene le informazioni di indirizzo relative alla sede legale della PA; |
4 | Il campo contiene la denominazione della PA in forma estesa. |
6.1.2. Consegnatario/Destinatario (DeliveryCustomerParty)
Il Consegnatario/Destinatario è la persona giuridica o l’organizzazione che riceve beni e/o servizi oggetto dell’ordine ed è un’informazione obbligatoria. Questo ruolo viene ricoperto dal Cliente o per suo conto.
<cac:DeliveryCustomerParty>
<cac:Party>
<cbc:EndpointID schemeID="0201">ABCDEF</cbc:EndpointID>(1)
<cac:PartyIdentification>
<cbc:ID schemeID="0210">02483810392</cbc:ID>(2)
</cac:PartyIdentification>
<cac:PostalAddress>(3)
<cbc:StreetName>Via Castiglione 29</cbc:StreetName>
<cbc:CityName>Bologna</cbc:CityName>
<cbc:PostalZone>40124</cbc:PostalZone>
<cbc:CountrySubentity>BO</cbc:CountrySubentity>
<cac:Country>
<cbc:IdentificationCode>IT</cbc:IdentificationCode>
</cac:Country>
</cac:PostalAddress>
<cac:PartyLegalEntity>
<cbc:RegistrationName>Azienda USL di Bologna</cbc:RegistrationName>(4)
</cac:PartyLegalEntity>
<cac:Contact>
<cbc:Name>Gianfranco Verdi</cbc:Name>
<cbc:Telephone>987654321</cbc:Telephone>
<cbc:ElectronicMail>g.verdi@auslbo.it</cbc:ElectronicMail>
</cac:Contact>
</cac:Party>
</cac:DeliveryCustomerParty>
1 | Il campo cbc:EndpointID DEVE contenere il Codice Univo Ufficio della pubblica amministrazione (codice IPA) valorizzato con lo @schemeID pari a “0201”; |
2 | Il campo cbc:ID DEVE contenere il Codice Fiscale del Consegnatario/Destinatario valorizzato con lo @schemeID pari a “0210”; |
3 | Le informazioni di indirizzo del Consegnatario/Destinatario sono obbligatorie e devono corrispondere alla sede legale della PA; |
4 | Il campo deve essere compilato con la denominazione della PA in forma estesa. |
6.1.3. Acquirente (BuyerCustomerParty)
L’Acquirente è la persona giuridica o l’organizzazione che acquista beni e/o servizi.
L’Acquirente corrisponde alla parte Cessionaria ai sensi dell’Art. 1, comma 3 del DPR n. 472/1996 ed è un’informazione obbligatoria.
<cac:BuyerCustomerParty>
<cac:Party>
<cac:PartyIdentification>
<cbc:ID schemeID="0210">02483810392</cbc:ID>(1)
</cac:PartyIdentification>
<cac:PartyName>
<cbc:Name>Azienda USL di Bologna</cbc:Name>(2)
</cac:PartyName>
<cac:PostalAddress>(3)
<cbc:StreetName>Via Castiglione 29</cbc:StreetName>
<cbc:CityName>Bologna</cbc:CityName>
<cbc:PostalZone>40124</cbc:PostalZone>
<cbc:CountrySubentity>BO</cbc:CountrySubentity>
<cac:Country>
<cbc:IdentificationCode>IT</cbc:IdentificationCode>
</cac:Country>
</cac:PostalAddress>
</cac:Party>
</cac:BuyerCustomerParty>
1 | Il campo cbc:ID DEVE contenere il Codice Fiscale dell’Acquirente valorizzato con lo @schemeID pari a “0210”; |
2 | Il campo deve essere compilato con la denominazione della PA in forma estesa |
3 | Le informazioni di indirizzo dell’Acquirente sono obbligatorie e devono corrispondere alla sede legale della PA; |
In caso di coincidenza tra Acquirente e Consegnatario/Destinatario entrambe le parti devono riportare la medesima denominazione della PA cliente in forma estesa. |
6.1.4. Venditore (SellerSupplierParty)
Il Venditore è la persona giuridica o l’organizzazione che vende beni e/o servizi.
Il Venditore corrisponde alla parte Cedente ai sensi dell’Art. 1, comma 3 del DPR n. 472/1996 ed è un’informazione obbligatoria.
<cac:SellerSupplierParty>
<cac:Party>
<cac:PartyIdentification>
<cbc:ID schemeID="0211">IT01234567890</cbc:ID>(1)
</cac:PartyIdentification>
<cac:PartyName>
<cbc:Name>Fornitore S.p.A.</cbc:Name>
</cac:PartyName>
<cac:PostalAddress>(2)
<cbc:StreetName>Via Antonio Gramsci 6</cbc:StreetName>
<cbc:CityName>Bologna</cbc:CityName>
<cbc:PostalZone>40121</cbc:PostalZone>
<cbc:CountrySubentity>BO</cbc:CountrySubentity>
<cac:Country>
<cbc:IdentificationCode>IT</cbc:IdentificationCode>
</cac:Country>
</cac:PostalAddress>
</cac:Party>
</cac:SellerSupplierParty>
1 | Il campo cbc:ID DEVE contenere l’identificativo fiscale del Venditore, preceduto dal prefisso corrispondente al paese in cui risiede, e valorizzato dallo @schemeID corrispondente secondo la codelist ISO 6523 ICD list. In caso di OE italiano, il campo DEVE contenere la Partita IVA del soggetto, preceduta dal prefisso “IT”, valorizzata con lo @schemeID pari a “0211”; |
2 | Le informazioni di indirizzo del Venditore sono obbligatorie. |
6.1.5. Richiedente (OriginatorCustomerParty)
Il Richiedente è l’Unità Organizzativa facente parte dell’Acquirente o la persona fisica che esprime il fabbisogno che dà avvio al processo di acquisto. Il Richiedente è un’informazione opzionale.
<cac:OriginatorCustomerParty>
<cac:Party>
<cac:PartyName>
<cbc:Name>Unità Organizzativa di Ortopedia</cbc:Name>
</cac:PartyName>
</cac:Party>
</cac:OriginatorCustomerParty>
6.1.6. Vettore (CarrierParty)
Il Vettore è la persona giuridica o l’organizzazione che gestisce la consegna/trasporto fisico della spedizione. Utilizzato se il trasporto è effettuato da una terza parte.
Il Vettore è un’informazione obbligatoria ai sensi dell’Art. 1, comma 3 del DPR n. 472/1996.
<cac:CarrierParty>
<cac:PartyIdentification>
<cbc:ID schemeID="0211">IT01245267890</cbc:ID>(1)
</cac:PartyIdentification>
<cac:PartyName>
<cbc:Name>Vettore S.r.l.</cbc:Name>
</cac:PartyName>
<cac:PostalAddress>(2)
<cbc:StreetName>Via Europa 100</cbc:StreetName>
<cbc:CityName>Bologna</cbc:CityName>
<cbc:PostalZone>40121</cbc:PostalZone>
<cbc:CountrySubentity>BO</cbc:CountrySubentity>
<cac:Country>
<cbc:IdentificationCode>IT</cbc:IdentificationCode>
</cac:Country>
</cac:PostalAddress>
<cac:Person>
<cac:IdentityDocumentReference>
<cbc:ID>U011B3204H</cbc:ID>
<cbc:DocumentType>Patente di guida</cbc:DocumentType>
</cac:IdentityDocumentReference>
</cac:Person>
</cac:CarrierParty>
1 | Il campo cbc:ID DEVE contenere l’identificativo fiscale del Vettore, preceduto dal prefisso corrispondente al paese in cui risiede, e valorizzato dallo @schemeID corrispondente secondo la codelist ISO 6523 ICD list. In caso di OE italiano, il campo DEVE contenere la Partita IVA del soggetto, preceduta dal prefisso “IT”, valorizzata con lo @schemeID pari a “0211”; |
2 | Le informazioni di indirizzo del Vettore sono obbligatorie. |
6.2. Riferimento all’Ordine
Usato per fornire riferimento all’ordine d’acquisto sul quale il Documento di Trasporto si basa.
Ci potrebbero essere molteplici documenti di trasporto a fronte di un ordine d’acquisto.
Quando tutte le righe del Documento di Trasporto sono relative allo stesso ordine di acquisto, il riferimento dell’ordine è indicato solo in testata.
Quando le righe del Documento di Trasporto sono relative a diversi ordini di acquisto, i riferimenti all’ordine devono essere indicati a livello di riga.
Inoltre, la sintassi UBL richiede di indicare obbligatoriamente nell’elemento cbc:LineID il numero della riga d’ordine cui si riferisce la riga del DDT. Per soddisfare gli scenari in cui non esiste alcun riferimento alla riga dell’ordine, è necessario applicare un valore fittizio. Il valore fittizio deve essere costituito dai caratteri NA.
Per riferirsi a un ordine elettronico è necessario riportare gli elementi che lo identificano mediante la concatenazione dei seguenti campi:
-
ID dell’ordine;
-
IssueDate dell’ordine (nel formato aaaa-mm-gg);
-
EndpointID del Cliente dell’ordine (BuyerCustomerParty).
Nel caso in cui il Documento di Trasporto preceda l’Ordine d’acquisto o non promani da un processo di ordinazione elettronica, è necessario inserire a livello di testata la stringa “#NO#” all’interno dell’elemento cbc:ID della struttura cac:OrderReference (Riferimento all’Ordine).
<cac:OrderReference>
<cbc:ID>4321#2013-01-30#ABCDEF</cbc:ID>
</cac:OrderReference>
<cac:OrderLineReference>
<cbc:LineID>1</cbc:LineID>
<cac:OrderReference>
<cbc:ID>879865#2013-01-30#ABCDEF</cbc:ID>
</cac:OrderReference>
</cac:OrderLineReference>
<cac:OrderLineReference>
<cbc:LineID>NA</cbc:LineID>
<cac:OrderReference>
<cbc:ID>9898654#2013-01-30#ABCDEF</cbc:ID>
</cac:OrderReference>
</cac:OrderLineReference>
E' inoltre possibile riferirsi a più di un ordine in un singolo documento di trasporto. In questo caso non ci deve essere un riferimento all’ordine a livello di testata.
Per riferirsi a più ordini sarà quindi possibile indicare uno o più numeri d’ordine su ogni riga del DDT.
<cac:OrderLineReference>
<cbc:LineID>5</cbc:LineID>
<cac:OrderReference>
<cbc:ID>123#2013-01-30#ABCDEF</cbc:ID>
</cac:OrderReference>
</cac:OrderLineReference>
<cac:OrderLineReference>
<cbc:LineID>5</cbc:LineID>
<cac:OrderReference>
<cbc:ID>456#2013-01-30#ABCDEF</cbc:ID>
</cac:OrderReference>
</cac:OrderLineReference>
6.2.1. Riferimento supplementare all’Ordine
Quando il documento di trasporto si riferisce ad un singolo ordine dalla testata, con l’elemento cbc:CustomerReference è possibile fornire un ulteriore riferimento del cliente.
Questo ulteriore riferimento si presta ad essere utilizzato come riferimento emesso dal cliente per identificare l’oggetto della spedizione, come ad esempio il destinatario finale di farmaci (ID Paziente) in una consegna domiciliare (vedi §. 6.3.1)
<cac:OrderReference>
<cbc:ID>4321#2013-01-30#ABCDEF</cbc:ID>
<!-- ID Paziente -->
<cbc:CustomerReference>123</cbc:CustomerReference>
</cac:OrderReference>
6.3. Spedizione
Descrizione della spedizione effettiva che contiene la merce che è stata spedita.
6.3.1. ID Spedizione, informazioni di trasporto ed evasione
L’identificativo indica una determinata spedizione ed, in particolare, è utilizzato per restituire informazioni sull’esito della stessa all’interno dell’avviso di ricezione. Pertanto, nei casi in cui è applicabile, è obbligatorio valorizzare il campo con un codice identificativo.
In alcuni usi del Documento di Trasporto, non c’è un unico identificatore assegnato alla spedizione. Comunque, la sintassi UBL richiede che lo Shipment ID sia specificato. Conseguentemente, per poter utilizzare elementi come GrossWeightMeasure o CarrierParty, lo Shipment/ID deve essere valorizzato. Per supportare scenari dove non è disponibile o non è utilizzato l’ID della spedizione si deve usare il valore NA.
Come parte delle informazioni di spedizione (Shipment) vengono forniti: peso, volume, colli, vettore, tempi di consegna stimati e di effettiva evasione.
Le misure come peso e volume sono obbligatoriamente espresse secondo unità di misura in base alla codifica UN/ECE Recommendation 20, including Recommendation 21 codes. Le codifiche utilizzabili sono quelle correlate ad unità di misura italiane ed evidenziate in azzuro. |
<cac:Shipment>
<cbc:ID>2023-E-01</cbc:ID>(1)
<cbc:Information>Informazioni testuali libere relative alla Spedizione</cbc:Information>
<cbc:GrossWeightMeasure unitCode="KGM">23</cbc:GrossWeightMeasure>(2)
<cbc:GrossVolumeMeasure unitCode="MTQ">27</cbc:GrossVolumeMeasure>(3)
<cbc:TotalTransportHandlingUnitQuantity>3</cbc:TotalTransportHandlingUnitQuantity>(4)
<cac:Consignment>
<cbc:ID>12345</cbc:ID>(5)
<cac:CarrierParty>(6)
[...]
</cac:CarrierParty>
</cac:Consignment>
<cac:ShipmentStage>
<cbc:TransportModeCode>2</cbc:TransportModeCode>(7)
</cac:ShipmentStage>
<cac:Delivery>
<cac:EstimatedDeliveryPeriod>(8)
<cbc:StartDate>2023-03-15</cbc:StartDate>
<cbc:StartTime>08:00:00</cbc:StartTime>
<cbc:EndDate>2023-03-16</cbc:EndDate>
<cbc:EndTime>12:00:00</cbc:EndTime>
</cac:EstimatedDeliveryPeriod>
<cac:Despatch>
<cbc:DespatchAddress>(9)
[...]
</cbc:DespatchAddress>
</cac:Despatch>
</cac:Delivery>
</cac:Shipment>
1 | Codice identificativo della spedizione; |
2 | Peso lordo – informazione obbligatoria ai sensi dell’Art. 1, comma 3 del DPR n. 472/1996; |
3 | Volume lordo; |
4 | Numero di colli (da esprimere come numero intero) – informazione obbligatoria ai sensi Art. 1, comma 3 del DPR n. 472/1996; |
5 | Codice identificativo del trasporto; |
6 | Informazioni sul Vettore, si rimanda al paragrafo 6.1.6 Vettore (CarrierParty); |
7 | Informazioni sulle modalità di spedizione; |
8 | Tempi di consegna stimati; |
9 | Indirizzo di consegna, si rimanda al paragrafo 6.3.2 Luogo di consegna. |
6.3.2. Indirizzo di consegna
Le informazioni relative al luogo di consegna devono essere indicate all’interno della struttura cac:DespatchAddress in cui è possibile specificare l’indirizzo e la denominazione del luogo di consegna.
Se il luogo di consegna è un indirizzo istituzionale del Cliente a cui è stato associato un identificativo univoco reso disponibile al Fornitore, come avviene nel caso dei luogo di consegna per le PA censiti secondo la codifica Punti di consegna, è possibile indicare anche tale identificativo, come mostrato nel seguente esempio:
<cac:DespatchAddress>
<cbc:ID>02483810392-CEC095</cbc:ID>(1)
<cbc:StreetName>Viale I Maggio 280</cbc:StreetName>(2)
<cbc:AdditionalStreetName>Frazione Pievesestina</cbc:AdditionalStreetName>
<cbc:CityName>Cesena</cbc:CityName>
<cbc:PostalZone>47522</cbc:PostalZone>
<cbc:CountrySubentity>FC</cbc:CountrySubentity>
<cac:AddressLine>
<cbc:Line>Magazzino Unico AUSL</cbc:Line>(3)
</cac:AddressLine>
<cac:Country>
<cbc:IdentificationCode>IT</cbc:IdentificationCode>
</cac:Country>
</cac:DespatchAddress>
1 | Codice identificativo del luogo di consegna secondo un sistema di codifica conosciuto dalle parti |
2 | Indirizzo del luogo di consegna |
3 | Denominazione del luogo di consegna |
Se la consegna è di tipo domiciliare, effettuata presso l’abitazione di una persona fisica, è possibile indicarlo inserendo la stringa "PF" all’interno dell’elemento cbc:ID della struttura cac:DespatchAddress.
6.4. Allegati
I documenti non-XML possono essere inviati come allegato al DDT Peppol. Questi potrebbero essere disegni o resoconti di ore lavorate o altri documenti rilevanti per il DDT. L’allegato può essere inviato come oggetto binario codificato in Base64, incorporato nel message o come URI ad un indirizzo esterno.
Si raccomanda di inviare allegati in modo incorporato, oggetti binari e non come riferimenti esterni. |
<cac:AdditionalDocumentReference> (1)
<cbc:ID>Doc2</cbc:ID>
<cbc:DocumentType>Disegno</cbc:DocumentType>
<cac:Attachment>
<cbc:EmbeddedDocumentBinaryObject mimeCode="application/pdf" filename="disegno.pdf"> UjBsR09EbGhjZ0dTQUxNQUFBUUNBRU1tQ1p0dU1GUXhEUzhi
</cbc:EmbeddedDocumentBinaryObject> (2)
</cac:Attachment>
</cac:AdditionalDocumentReference>
1 | E' consigliabile utilizzare l’elemento cac:AdditionalDocumentReference/cbc:DocumentType per inviare una breve descrizione del contenuto presente in allegato. |
2 | Il nome del file e la sua estensione devono essere inviati dall’attributo filename all’elemento cbc:EmbeddedDocumentBinaryObject . |
Gli allegati possono essere utilizzati come informazioni aggiuntive ma non come copie dell’ordine. |
7. Riga DDT
Descrizione degli articoli che vengono consegnati.
7.1. Descrizione dell’Articolo e sua identificazione
Ogni riga della spedizione contiene elementi informativi per descrivere ed identificare l’articolo.
Normalmente è necessario specificare solo uno tra gli identificatori disponibili.
<cac:Item>
<cbc:Name>Item123</cbc:Name>(1)
<cac:SellersItemIdentification>(2)
<cbc:ID>010120401</cbc:ID>
</cac:SellersItemIdentification>
<cac:StandardItemIdentification>
<cbc:ID schemeID="0160">7611104117056</cbc:ID>(3)
</cac:StandardItemIdentification>
</cac:Item>
1 | Denominazione dell’articolo – informazione obbligatoria ai sensi dell’Art. 1, comma 3 del DPR n. 472/1996; |
2 | Identificativo dell’articolo attribuito dal Fornitore – informazione obbligatoria ai sensi dell’Art. 1, comma 3 del DPR n. 472/1996; |
3 | Codice attribuito all’articolo secondo la classificazione GS1 GTIN |
7.1.1. Dettaglio sui Farmaci e loro identificazione - AIC Farmaco
Per i prodotti farmaceutici provvisti del codice di Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) rilasciato dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), l’elemento “SellersItemIdentification/ID” deve essere valorizzato sempre con il relativo codice AIC, prefissato dalla stringa "AICFARMACO:".
<cac:DespatchLine>
...
<cac:Item>
<cbc:Name>NORVASC</cbc:Name>
<cac:SellersItemIdentification>
<cbc:ID>AICFARMACO:027428010</cbc:ID>
</cac:SellersItemIdentification>
</cac:Item>
</cac:DespatchLine>
In particolari circostanze taluni farmaci esteri sono commercializzati in Italia in assenza dell’autorizzazione rilasciata dall’AIFA. Questi farmaci non rientrano nell’ambito di applicazione del Decreto del Ministero dell’economia e delle finanze 20 dicembre 2017, recante “Modalità tecniche di indicazione dell’AIC sulla fattura elettronica, nonché modalità di accesso da parte dell’AIFA ai dati ivi contenuti”, e il codice alfanumerico ad essi associato non è propriamente un codice AIC, pertanto non deve essere indicato premettendo il testo “AICFARMACO:”. |
7.1.2. Dettaglio sui Dispositivi Medici e loro identificazione - Codice UDI
Per i dispositivi medici provvisti del codice UDI (Unique Device Identification) rilasciato dall’unico ente autorizzato GS1 Italy, l’elemento “SellersItemIdentification/ID” deve essere valorizzato sempre con il relativo codice UDI, prefissato dalla stringa "UDI:".
<cac:DespatchLine>
...
<cac:Item>
<cbc:Name>Nome articolo</cbc:Name>
<cac:SellersItemIdentification>
<cbc:ID>UDI:(01)47964367965424(11)173434(17)226565(10)A379B3(21)1237</cbc:ID>
</cac:SellersItemIdentification>
</cac:Item>
</cac:DespatchLine>
7.2. Quantità inevasa
L’elemento per specificare la parte inevasa nella riga di spedizione è utilizzata sia per segnalare la quantità inevasa che per informare circa le eventuali discrepanze relative alla consegna.
La gestione della “quantità inevasa che non sarà mai consegnata” viene ottenuta come segue: l’importo che è dichiarato nell’elemento OutstandingQuantity è equivalente all’importo che sarà consegnato in una Spedizione successiva. Questo significa implicitamente che gli articoli mancanti che NON sono dichiarati nell’elemento OutstandingQuantity non possono o non saranno consegnati.
Esempio 1:
10 articoli vengono ordinati, 6 sono in consegna e i 4 rimanenti verranno spediti successivamente:
Quantity ordered: 10
Quantity delivered: 6
Outstanding quantity: 4
<!-- Obbligatorio: Art. 1, comma 3 del DPR n. 472/1996 -->
<cbc:DeliveredQuantity unitCode="C62">6</cbc:DeliveredQuantity>
<cbc:OutstandingQuantity unitCode="C62">4</cbc:OutstandingQuantity>
<cbc:OutstandingReason>Backorder</cbc:OutstandingReason>
Esempio 2:
10 articoli vengono ordinati. 6 sono in consegna e i 4 rimanenti NON saranno consegnati:
Quantity ordered: 10
Quantity delivered: 6
Outstanding quantity: 0
<!-- Obbligatorio: Art. 1, comma 3 del DPR n. 472/1996 -->
<cbc:DeliveredQuantity unitCode="C62">6</cbc:DeliveredQuantity>
<cbc:OutstandingQuantity unitCode="C62">0</cbc:OutstandingQuantity>
<cbc:OutstandingReason>Out of stock</cbc:OutstandingReason>
Esempio 3:
10 articoli vengono ordinati. 6 sono in consegna, 3 saranno consegnati succesivamente e 1 articolo NON sarà consegnato:
Quantity ordered: 10
Quantity delivered: 6
Outstanding quantity: 3
<!-- Obbligatorio: Art. 1, comma 3 del DPR n. 472/1996 -->
<cbc:DeliveredQuantity unitCode="C62">6</cbc:DeliveredQuantity>
<cbc:OutstandingQuantity unitCode="C62">3</cbc:OutstandingQuantity>
<cbc:OutstandingReason>Production error</cbc:OutstandingReason>
Ref. caso d’uso 2 sopra.
7.3. Informazioni sulla merce pericolosa
Il Documento di Trasporto Peppol contiene anche la possibilità di informare il Consegnatario riguardo agli articoli pericolosi (indicati anche come HAZMAT, Hazard Material o Dangerous Goods).
Questo viene fatto fornendo nell’elemento HazardousItem il codice di pericolosità in base al regolamento adottato, per esempio ADR (trasporto su gomma), IMDG (trasporto via mare) or RID (trasporto ferroviario).
Quando si dichiarano delle merci pericolose si raccomanda l’uso del codice UNDG per informare in base a quale convenzione l’articolo viene dichiarato pericoloso (es. ADR).
Quando il codice UNDG viene dichiarato viene fornita anche la classe di pericolosità.
La classe di pericolosità è relativa a quella dell’articolo, per esempio la classe 2.3 che indica il Gas Poison.
<cac:HazardousItem>
<!-- UNCL8273 -->
<cbc:UNDGCode>ADR</cbc:UNDGCode>
<!-- Classe di pericolosità -->
<cbc:HazardClassID>2.3</cbc:HazardClassID>
</cac:HazardousItem>
In certi settori può essere necessario identificare la merce pericolosa in modo più preciso, fornendo le seguenti informazioni:
Informazione estesa |
|
|
---|---|---|
Identificativo sostanza pericolosa |
|
|
Denominazione tecnica sostanza |
|
|
Categoria sostanza pericolosa |
|
|
Nel paragrafo successivo si fornisce un esempio avanzato che utilizza tutte le informazioni estese sopra descritte.
7.3.1. Esempio avanzato nel settore Health: gli antiblastici
Nel caso sia necessario identificare più precisamente la merce pericolosa è possibile fornire ulteriori informazioni come l’identificativo della sostanza pericolosa secondo la convenzione dichiarata nell’UNDGCode, la denominazione tecnica e la categoria sostanza pericolosa.
Per il trasporto di medicinali pericolosi (antiblastici) su gomma viene usata la convenzione ADR che definisce le classi di pericolosità (Hazard class) e identifica ogni sostanza con un UN Number.
Si forniscono a titolo di esempio gli identificativi e le relative classi di pericolosità più utilizzate nel trasporto degli antiblastici:
Numero UN |
|
|
---|---|---|
UN 1851 |
|
|
UN 3248 |
|
|
UN 3249 |
|
|
Di seguito un esempio significativo:
<cac:DespatchLine>
<cac:Item>
<cac:HazardousItem>
<cbc:ID>3249</cbc:ID>(1)
<cbc:UNDGCode>ADR</cbc:UNDGCode>(2)
<cbc:TechnicalName>Medicine, solid, toxic, n.o.s</cbc:TechnicalName>(3)
<cbc:CategoryName>ANTIBLASTICI</cbc:CategoryName>(4)
<cbc:HazardClassID>6.1</cbc:HazardClassID>(5)
</cac:HazardousItem>
</cac:Item>
<cac:Shipment>
<cbc:ID>123456</cbc:ID>
<cac:TransportHandlingUnit>
<cbc:HazardousRiskIndicator>true</cbc:HazardousRiskIndicator>
</cac:TransportHandlingUnit>
</cac:Shipment>
</cac:DespatchLine>
L’esempio avanzato sopra riportato denota l’uso di:
1 | L’identificativo UN (UN Number) assegnato alla sostanza: 3249 |
2 | La convenzione: ADR (European agreement on the international carriage of dangerous goods on road) secondo la codifica UNCL8273 (Dangerous goods regulations code) |
3 | La denominazione tecnica del medicinale: Medicine, solid, toxic, n.o.s |
4 | La categoria del medicinale: ANTIBLASTICI |
5 | La classe di pericolosità |
Per ricercare gli UN Number disponibili è disponbile il seguente tool:
7.4. Proprietà dell’articolo
Se sono necessarie informazioni ulteriori sull’articolo, come proprietà e identificatori, queste possono essere aggiunte utilizzando "Name" per identificare il tipo di informazione e "Value" per l’informazione nell’elemento AdditionalItemProperty.
<cac:AdditionalItemProperty>
<cbc:Name>NPLId</cbc:Name>
<cbc:Value>20300709400050</cbc:Value>
</cac:AdditionalItemProperty>
7.5. Numeri di serie (S/N)
Se ognuno degli articoli consegnati è contrassegnato con un numero di serie individuale, questi numeri possono essere comunicati nel Documento di Trasporto come parte dell’articolo merce (Item) specificando una specifica istanza per ogni numero di serie.
<cac:ItemInstance>
<cbc:SerialID>OR250RHZ444</cbc:SerialID>
</cac:ItemInstance>
<cac:ItemInstance>
<cbc:SerialID>OR250RHZ4445</cbc:SerialID>
</cac:ItemInstance>
<cac:ItemInstance>
<cbc:SerialID>OR250RHZ4446</cbc:SerialID>
</cac:ItemInstance>
7.6. Numeri di lotto merce, Data di Scadenza e Da consumarsi preferibilmente entro il (BestBeforeDate)
Il LotNumberID (numero di Lotto) si applica a tutti gli articoli nella riga di spedizione.
ExpiryDate (data di scadenza) è utilizzata ad esempio per i farmaci.
BestBeforeDate (da consumarsi preferibilmente entro il) è spesso usato per gli alimenti.
<cac:ItemInstance>
<cac:LotIdentification>
<cbc:LotNumberID>898A129</cbc:LotNumberID>
<cbc:ExpiryDate>2015-07-01</cbc:ExpiryDate>
</cac:LotIdentification>
</cac:ItemInstance>
<cac:ItemInstance>
<cbc:BestBeforeDate>2015-04-15</cbc:BestBeforeDate>
</cac:ItemInstance>
7.6.1. Nota AIFA
Quando la scadenza di un medicinale è indicata con il mese e con l’anno la validità si deve intendere fino all’ultimo giorno del mese.
Questo è indicato nel Quality review of documents human product information annotated template, documento che l’Agenzia Europea dei Medicinali rende disponibile sul proprio portale e che indica quali informazioni devono essere riportate negli stampati dei medicinali (Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto, Foglio Illustrativo ed Etichetta).
In particolare, il punto 8 dell’Annex III chiarisce: “The expiry date printed on medicinal product stating only month and year should be taken to mean the last day of that month”.
Il documento può essere reperito al link seguente:
7.7. Unità logistica di trasporto
Gli articoli merce indicati in una riga di spedizione possono essere imballati in diverse unità logistiche che sono le unità logistiche fisiche come casse, container, pallet, etc., che contengono la consegna.
Il codice TransportHandlingUnitTypeCode permette di specificare precisamente il tipo di unità logistica utilizzando la codifica UN/ECE Rec 21 del quale si riportano alcuni esempi più semplici:
Codice |
Unità Logistica |
---|---|
CT |
Cartone |
CS |
Cassa |
BX |
Box |
PX |
Pallet |
Il Serial Shipping Container Code (SSCC) emesso da GS1 può essere usato per identificare l’unità logistica. È importante notare che la stessa unità logistica può contenere articoli merce indicati in righe diverse nel Documento di Trasporto. Questo si implementa mediante il riferimento allo stesso codice SSCC nell’elemento ID del TransportHandlingUnit su diverse righe di spedizione.
In Italia l’etichetta logistica posta sull’unità logistica, come ad esempio un collo singolo o un pallet con il relativo identificativo SSCC, viene denominata comunemente “segnacollo”.
Esempio:
<cac:TransportHandlingUnit>
<cbc:ID>5454</cbc:ID>
<cbc:TransportHandlingUnitTypeCode>4H</cbc:TransportHandlingUnitTypeCode>
<cbc:HazardousRiskIndicator>false</cbc:HazardousRiskIndicator>
<cbc:ShippingMarks>text</cbc:ShippingMarks>
<cac:MeasurementDimension>
<cbc:AttributeID>AAW</cbc:AttributeID>
<cbc:Measure unitCode="LTR">1</cbc:Measure>
</cac:MeasurementDimension>
</cac:TransportHandlingUnit>
7.8. Informazioni Aggiuntive (Omaggio o Sconto Merce)
Per fornire informazioni aggiuntive come gli omaggi e gli sconti nelle righe del documento di trasporto è possibile utilizzare l’elemento cbc:AdditionalInformation come negli esempi di seguito riportati.
<cbc:DespatchLine>
<cbc:ID>3</cbc:ID>
<!-- Obbligatorio: Art. 1, comma 3 del DPR n. 472/1996 -->
<cbc:DeliveredQuantity unitCode="C62">20</cbc:DeliveredQuantity>
…
<cac:Item>
<!-- Obbligatorio: Art. 1, comma 3 del DPR n. 472/1996 -->
<cbc:Name>Striscie per glucosio</cbc:Name>
<cbc:AdditionalInformation>OMAGGIO</cbc: AdditionalInformation>
</cac:Item>
</cbc:DespatchLine>
<cbc:DespatchLine>
<cbc:ID>3</cbc:ID>
<!-- Obbligatorio: Art. 1, comma 3 del DPR n. 472/1996 -->
<cbc:DeliveredQuantity unitCode="C62">20</cbc:DeliveredQuantity>
…
<cac:Item>
<!-- Obbligatorio: Art. 1, comma 3 del DPR n. 472/1996 -->
<cbc:Name>Striscie per glucosio</cbc:Name>
<cbc:AdditionalInformation>SCONTO MERCE</cbc: AdditionalInformation>
</cac:Item>
</cbc:DespatchLine>
7.9. Confezionamento
Per fornire informazioni sul confezionamento è possibile usare due diverse modalità a seconda di come è stato effettuato l’ordine, e quindi se l’articolo corrisponde alla singola unità "C62" o alla confezione "XPK".
Se l’articolo ordinato è una confezione è importante indicarne l’unità di misura corretta.
Nella tabella seguente si forniscono chiarimenti per aggiungere informazioni sulle singole unità all’interno della confezione e viceversa, quando l’articolo coincide con l’unità base, per fornire informazioni sul confezionamento.
Tipo di informazione |
Descrizione |
PackSizeNumeric |
Indica il numero di articoli contenuti in un confezionamento primario (ad esempio, quante pasticche o unità “C62” una confezione “XPK”) |
PackQuantity |
Indica il numero di sotto-unità contenute in un confezionamento secondario (ad esempio, quante scatole o confezioni “XPK” sono presenti in un imballaggio “XBX”) |
Seguono due esempi significativi.
7.9.1. Caso 1: Articolo ordinato per singola unità
Esempio in cui l’articolo viene ordinato per singola unità e non a confezione, ed indicazione del numero di pezzi per confezione primaria:
<cac:DespatchLine>
<!-- 5000 guanti -->
<cbc:Quantity unitCode="C62">5000</cbc:Quantity>
<cac:Item>
<cbc:Name>Guanti</cbc:Name>
<cac:SellersItemIdentification>
<!-- O altro identificativo (es. Standard) -->
<cbc:ID>XYZ</cbc:ID>
</cac:SellersItemIdentification>
<cac:AdditionalItemProperty>
<!-- Una confezione contiene 500 pezzi -->
<cbc:Name>PackSizeNumeric</cbc:Name>
<cbc:Value>500</cbc:Value>
<cac:AdditionalItemProperty>
<cac:AdditionalItemProperty>
<cbc:Name>PackIdentification</cbc:Name>
<!-- Codice confezione -->
<cbc:Value>XYZ500</cbc:Value>
</cac:AdditionalItemProperty>
</cac:Item>
</cac:DespatchLine>
7.9.2. Caso 2: Articolo ordinato a confezione
Esempio in cui l’articolo viene ordinato a confezione:
<cac:DespatchLine>
<!--10 confezioni di guanti -->
<cbc:Quantity unitCode="XPK">10</cbc:Quantity>
<cac:Item>
<cbc:Name>CONFEZIONE GUANTI</cbc:Name>
<cac:SellersItemIdentification>
<!-- O altro identificativo (es. Standard) -->
<cbc:ID>XYZ500</cbc:ID>
</cac:SellersItemIdentification>
<cac:AdditionalItemProperty>
<!-- Una articolo (confezione) contiene 500 pezzi -->
<cbc:Name>PackQuantity</cbc:Name>
<cbc:Value>500</cbc:Value>
<cac:AdditionalItemProperty>
<cac:AdditionalItemProperty>
<cbc:Name>UnitIdentification</cbc:Name>
<!-- Codice unità base -->
<cbc:Value>XYZ</cbc:Value>
</cac:AdditionalItemProperty>
</cac:Item>
</cac:DespatchLine>
7.10. Codice Trattamento linea DDT
In certi casi una parte della spedizione necessita di un particolare trattamento, come ad esempio la refrigerazione della merce.
Dalle righe del DDT utilizzare l’elemento <cbc:HandlingCode> nei dettagli dello Shipment come nell’esempio seguente:
<cac:DespatchLine>
<cac:Shipment>
<cbc:HandlingCode>11</cbc:HandlingCode>
</cac:Shipment>
</cac:DespatchLine>
Utilizzare la codifica “HandlingInstructionDescriptionCode” (UN/CEFACT code list 4079, D.17A) disponibile nella specifica delle codifiche.
7.11. Specifiche Partita Merce
Per fornire ulteriori informazioni sulla partita merce è possibile utilizzare l’aggregato informativo cac:Shipment/cac:GoodsItem a livello di riga, come parte delle informazioni sulla spedizione.
In particolare è possibile specificare le temperature impostate e raccomandate col descritto nel paragrafo seguente.
7.11.1. Temperatura
Per indicare la temperatura impostata e raccomandata per talune merci o la temperatura minima/massima tollerata è possibile specificarlo sempre nel dettaglio della spedizione come nell’esempio seguente:
<cac:DespatchLine>
<cac:Shipment>
<cac:GoodsItem>
<cac:Temperature>
<cbc:AttributeID>Recommended</cbc:AttributeID>
<cbc:Measure unitCode="CEL">-20</cbc:Measure>
</cac:Temperature>
<cac:MinimumTemperature>
<cbc:AttributeID>Allowable</cbc:AttributeID>
<cbc:Measure unitCode="FAH">-20</cbc:Measure>
</cac:MinimumTemperature>
<cac:MaximumTemperature>
<cbc:AttributeID>Allowable</cbc:AttributeID>
<cbc:Measure unitCode="FAH">15</cbc:Measure>
</cac:MaximumTemperature>
</cac:GoodsItem>
</cac:Shipment>
</cac:DespatchLine>
L’esempio denota l’uso delle unità di misura Celsius (CEL) e Fahrenheit (FAH). L’elemento AttributeID è obbligatorio ma può essere ignorato valorizzandolo con NA, tuttavia in alcuni casi può migliorare la comprensione della misura fornita (es. Recommended, Allowable, Alert).
NOTA: Le misure (***Measure) sono obbligatoriamente espresse secondo la codifica UN/ECE Recommendation 20 e non è richiesto qualificarle con ulteriori attributi.
7.12. Classificazione prodotto
Per ciascun prodotto, all’interno della relativa linea del DDT, è possibile specificare uno o più codici di classificazione, valorizzando il campo “ItemClassificationCode/ID” dell’elemento “CommodityClassification”.
Si raccomanda comunque di utilizzare almeno uno dei sistemi di classificazione di beni e servizi riportati nella tabella che segue, ove applicabili.
Codice | Descrizione dello standard di classificazione | Ambito di utilizzo |
---|---|---|
STI |
Sistema ufficiale europeo di classificazione unico per gli appalti pubblici (CPV – Common Procurement Vocabulary) |
Prodotti e servizi oggetto di appalti pubblici |
STL |
Sistema di classificazione anatomico, terapeutico e chimico (ATC - Anatomical Therapeutic Chemical classification system) |
Farmaci |
STO |
Classificazione Nazionale italiana dei Dispositivi medici (CND) |
Dispositivi medici |
STH |
Classificazione commerciale dei prodotti (GPC – Global Product Classification) |
Beni di largo consumo |
IB |
Sistema di identificazione internazionale dei libri (ISBN - International Standard Book Number) |
Libri (anche in formato elettronico e altri prodotti creati per essere utilizzati come libro |
ZZZ |
Sistema definito mutualmente tra le parti |
Per i dispositivi medici permette di specificare i valori “DM1”, “DM2” o “DM0” (quando non applicabili i primi due) |
Si raccomanda indicare dettagliatamente su linee d’ordine separate i prodotti caratterizzati da codice prodotto differenti. |
<cac:CommodityClassification>
<cbc:ItemClassificationCode listID="STL">N05BA01</cbc:ItemClassificationCode>
</cac:CommodityClassification>
7.12.1. Indicazioni per i dispositivi medici
In questo esempio cac:CommodityClassification
/cbc:ItemClassificationCode
viene fornito il numero di registrazione attribuito al dispositivo medico nella "Banca dati dei dispositivi medici" dal Ministero della Salute.
Si rammenta, infatti che, come indicato nella Circolare del Ministero della Salute DGSISS-0002051-P-08/02/2019 l’attributo schemeID dovrà essere valorizzato con:
-
DM1 per “Dispositivo medico o Dispositivo diagnostico in vitro”
-
DM2 per “Sistema o kit Assemblato”
-
DM0 per "Nessun numero di repertorio"
<cac:Item>
<cbc:Name>Nome del Dispositivo</cbc:Name>
<cac:SellersItemIdentification>
<cbc:ID>Codice attribuito dal Fornitore</cbc:ID>
</cac:SellersItemIdentification>
<cac:CommodityClassification>
<cbc:ItemClassificationCode listID="STO">P09070302</cbc:ItemClassificationCode>
</cac:CommodityClassification>
<cac:CommodityClassification>
<cbc:ItemClassificationCode listID="ZZZ">DM1:229026</cbc:ItemClassificationCode>
</cac:CommodityClassification>
</cac:Item>
Si noti che, nell’esempio, l’elemento “CommodityClassificationCode” è utilizzato due volte (ciò è possibile in quanto tale elemento ha cardinalità multipla), perché è stato indicato anche il corrispondente codice STO relativo alla classificazione del prodotto nel sistema di Classificazione Nazionale italiana dei Dispositivi medici.
8. Identificatori PEPPOL
Peppol ha definito una Peppol Policy for identifiers, policy 8 che specifica come utilizzare gli identificatori sia nella sua infrastruttura di trasporto che all’interno dei documenti scambiati su questa. Essa introduce anche i principi per ogni identificatore utilizzato nell’ambiente PEPPOL. Le regole che si applicano a questo BIS sono le seguenti:
8.1. Profili e messaggi
Tutti i messaggi contengono il ProfileID e il CustomizationID. Il ProfileID identifica a quale processo di business appartiene un dato messaggio, e il CustomizationID identifica il tipo di messaggio e le regole applicate.
I profili sono connessi ad un processo di business e possono contenere molteplici tipologie di documento. Istanze di documenti validi debbono contenere i corrispondenti ProfileID e CustomizationID.
8.2. Identificatori per la customizzazione e profilo
Nella tabella seguente troverai i valori da utilizzare come identificatore della specifica e il tipo di processo di business per questo profilo.
Il CustomizationID è una stringa senza spazi. La tabella seguente contiene spazi in CustomizationID al solo scopo di renderlo più leggibile. Bisogna assicurarsi di rimuovere tutti gli spazi intermedi prima dell’uso. |
Tipo | Elemento cbc:CustomizationID |
Elemento cbc:ProfileID |
---|---|---|
Despatch Advice (Trdm16) |
urn:fdc:peppol.eu:poacc:trns:despatch_advice:3 :extended:urn:www.agid.gov.it:trns:ddt:3.1 |
urn:fdc:peppol.eu:poacc:bis:despatch_advice:3 |
8.3. Namespace
Il modello dei dati del Documento di Trasporto è basato su UBL 2.1 secondo il tipo documento UBL Despatch Advice 2.1.
Lo spazio dei nomi (namespace) per il Documento di Trasporto UBL 2.1 è:
urn:oasis:names:specification:ubl:schema:xsd:DespatchAdvice-2
8.4. Endpoint ID - Identificativo di instradamento sulla rete Peppol
Quando si specifica un Endpoint ID nel documento si vuole mantenere l’informazione dell’indirizzo elettronico del mittente o destinatario utilizzati per l’instradamento dei messaggi (delivery) sul circuito Peppol.
Le tipologie di identificativi italiani riconosciuti da Peppol e consigliati sono:
-
0211 per le partite IVA;
-
0210 per i Codici Fiscali di persona fisica o giuridica;
-
0201 per il Codice Univoco Ufficio (c.d. Codice iPA, riportato nella rubrica "indicepa" dell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni).
In Italia la registrazione delle pubbliche amministrazione sulla rete Peppol avviene attraverso l’uso del Codice Univoco Ufficio.
<cbc:EndpointID schemeID="0201">ABCDEF</cbc:EndpointID>
<cbc:EndpointID schemeID="0211">IT07643520567</cbc:EndpointID>
<cbc:EndpointID schemeID="0088">5790000435968</cbc:EndpointID